Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano
(Isaac Newton)
FIRENZE – La tradizione filosofica a cui la pratica dell’hata yoga si lega vede uomo e universo come intimamente legati: l’uno riflesso dell’altro, riproducono analogicamente la stessa struttura e lo stesso funzionamento. Macrocosmo e microcosmo rispondono alle medesime leggi, sono espressione della stessa natura e creano continue relazioni ed assonanze.
L’intera manifestazione è caratterizzata da un complesso rapporto dato dall’unione di materia ed energia. L’energia alla base della materia è puro movimento, espressione pulsante di un principio primo, immobile e immanifesto che attraverso questo movimento fa esperienza della sua natura beata e giocosa.
La materia, ultima espressione del gioco attraverso cui si manifesta la vita, è caratterizzata da numerose qualità che per necessità descrittiva vengono catalogate in cinque gruppi chiamati mahabhuta, termine sanscrito tradotto come elemento. Questi cinque elementi sono: terra, acqua, fuoco, aria ed etere. Essi rappresentano la forma solida, liquida, radiante, gassosa ed eterica della materia, ne definiscono gli aspetti grossolani, le qualità della forma ma anche gli aspetti sottili, la loro natura causale, le idee intrinseche, le qualità psichiche, le forze e le modalità attraverso cui ogni elemento si esprime ed entra in relazione con tutti gli altri.
Attraverso i nostri organi di senso, Pacha Jnanendriya (orecchio, pelle, occhio, lingua, naso) e i nostri cinque organi di azione, Pancha Karmendriya (bocca – esprimersi; mani – afferrare; piedi – muoversi; urogenitali – emettere; ano -espellere) noi facciamo esperienza dei cinque elementi, all’interno di noi e nella relazione con ciò che percepiamo come esterno a noi. Tutto il nostro essere, corpo, mente, psiche è composto da questi cinque elementi e risponde alle loro continue fluttuazioni.
Cosa intendiamo con il termine Uomo?
Ogni elemento si esprime attraverso specifiche qualità, governa attitudini interiori, parti del corpo, qualità psichiche ed è in perenne e inevitabile elazione con gli altri. La nostra parte più intima può lasciarsi trasportare in modo inconsapevole da questi continui movimenti oppure imparare a conoscerli e sostenerne, almeno in parte, l’armonia.
L’impermanenza è una delle leggi che noi esseri umani facciamo più fatica ad accogliere e riconoscere. Lo sappiamo. Sappiamo che il nostro corpo e così i nostri pensieri e le nostre emozioni, non sono mai uguale a sé stessi. Cambiano negli anni ma anche di giorno in giorno, i pensieri, le condizioni fisiche e ambientali in cui viviamo; cambiano i desideri, le emozioni, eppure cerchiamo, spesso disperatamente, di crearci routine o schemi di vita e di comportamento che si ripetano nel tempo. Questo ha una sua motivazione biologica, la nostra mente programma il corpo per funzionare con il minor dispendio energetico possibile, quindi, un po’ come una macchina, se troviamo un’andatura costante e funzionale “duriamo” di più. Questa andatura costante non riguarda però le azioni e le scelte che facciamo quanto la consapevolezza, l’ascolto, la conoscenza che mettiamo in atto per “guidarci” sulle strade della vita.
Un bravo corridore non è colui che ripete sempre lo stesso percorso ma colui che sa utilizzare la sua energia in modo funzionale e costante, qualsiasi sia il percorso la vita gli chieda di percorrere. Comprendere come si muove l’energia ci permette di regolarci di conseguenza. Possiamo sostenere o placare certe nostre tendenze interiori mettendole in relazione con quelle stesse qualità o con qualità opposte presenti nella natura intorno a noi, attraverso il cibo per esempio, attraverso il movimento, l’uso di certe piante, la meditazione. A volte basta solo comprendere, accorgersi di quale elemento è in eccesso o al contrario sia in difetto, per ricondurci verso una forma di equilibrio.
Un week end in Maremma
Un breve week end si propone di introdurvi nel mondo della pratica yoga attraverso questa lente di ingrandimento. Le pratiche saranno incentrare sul fare esperienza di come i cinque elementi si muovono nel nostro corpo, ricercandone qualità e attitudini. È una goccia in un grande mare, ma infondo ogni cammino parte da un primo passo alla volta.
Panchamahabhuta, i cinque elementi nella pratica yoga
4-5-6 giugno Azienda agricola e Agrituristica La Selva, Albinia, Grosseto.
Per informazioni e prenotazioni:
Discover more from Florence Daily News
Subscribe to get the latest posts sent to your email.